Il secolo interminabile, di Giorgio De Rienzo
A cura di Niva Lorenzini, l’editore Manni propone il Ritratto del Novecento di Edoardo Sanguineti. Sono gli appunti su cui lo scrittore organizzò (per invito di Angelo Guglielmi) in cinque serate del dicembre 2005 un happening su quello che per lui non è il «secolo breve», ma un secolo «interminabile e non ancora concluso». Le serate, dopo quella introduttiva, sono dedicate alla psicoanalisi, al montaggio, alle avanguardie e alle lotte di classe. Sono state pensate con «microsistemi interdisciplinari che spaziano da materiali filmici a sequenze di immagini fotografiche e iconografiche, pagine di poesia, prosa, saggistica, filosofia, architettura, teatro, antropologia, etnografia e storia», tutte lette dal vivo. Sanguineti non propone un Novecento gerarchico, basato cioè sui valori: ma un secolo colto nei propri conflitti e nelle sue «possibilità dialettiche interne». Il motivo dominante della sua lettura è, dunque, quello di una rottura di schemi dell’ordine borghese.