La gazza, di Vincenza Fanizza
Una storia avventurosa, ricca di colpi di scena, dai risvolti gialli, nel bel libro illustrato Il furto della gazza ladra di Ermano Detti (Manni editore).
“Mio nonno e mia nonna, il padre e la madre di mia madre, erano zingari. Mia madre si era invece sposata con un non zingaro, che poi era mio padre. Io, mamma e papà vivevamo in una casa, a Roma. Nonno e nonna erano nati in piccoli paesi della Jugoslavia, si erano sposati e avevano vagato per tutta l’Europa… Ora però improvvisamente mia nonna morì. Nonno Erio allora cominciò a dire che di vivere sempre e solo nella roulotte del campo nomadi si era stufato. A quel punto gli affetti ebbero il sopravvento. Mia madre gli disse che poteva venire a casa nostra e vivere con noi, tanto la gente non lo sapeva mica, precisò, che lui era uno zingaro. Bastava che si comportasse come tutti gli altri. Fui contento di questa decisione perché nonno mi era simpatico e non avevo mai capito che ci fosse da vergognarsi ad essere zingari”.
E’ Gianni, un bambino di nove anni, sveglio e intraprendente, che ci racconta questa storia. Ma è suo nonno Erio il vero protagonista di questa incredibile avventura.
“Tutto cominciò quando a nonno Erio rubarono una delle due gazze ladre - ci spiega Gianni - Il fatto sorprese e sconcertò tutta la famiglia. La questione era: com’era possibile che una gazza ladra si fosse lasciata rubare? E chi aveva avuto il coraggio di rubare una gazza ladra proprio a nonno Erio che notoriamente era un ladro?”.
Infatti nonno Erio, il simpatico vecchietto di origine gitana, è un incorreggibile e romantico ladro, che ama rubacchiare oggetti di poco conto, soprattutto nei supermercati, e questo aspetto del suo carattere preoccupa molto la sua famiglia. Perciò Erio viene fatto visitare da un medico che sentenzia: “Lei, caro signor Erio, è affetto da cleptomania”. Il nonno sa che non è vero, non è ammalato, ma sa anche che, con quella scusa, può continuare imperterrito e impunito nelle sue incursioni fra gli scaffali dei negozi. Perciò è molto sorpreso quando si accorge che anche lui ha subito un furto: qualcuno, infatti, gli ha rubato una delle sue amatissime gazze ladre, Cecca. “A nonno Erio nessuno aveva mai rubato niente, forse perché, come dice il proverbio, in casa dei ladri non si ruba”.
Inizia così l’avventurosa storia che vede nonno Erio e il suo nipotino Gianni, improvvisarsi detective e compiere una indagine nelle strade di Roma alla ricerca della gazza rubata. Tra pedinamenti, trappole e colpi di scena riuscirà Cecca a tornare a casa? Il finale è inaspettato.
Il furto della gazza ladra, una lettura divertente e coinvolgente non solo per i piccoli lettori perché, a ben guardare, il racconto ha diverse chiavi di lettura, sorprende e fa riflettere.