La scelta del silenzio per non assecondare, di Francesca Coletti
"Sono uno che fa un sacco di cose forse darò il meglio di me in un futuro lontano", potrebbe essere la visione del poeta ospite del sesto appuntamento di Librinredazione. Con Il migliore dei mondi, Felice Piemontese presenta al "Denaro" la sua raccolta di poesie edita da Manni. "La scelta del silenzio per non assecondare il mondo" è il pensiero che indica, come cita Romano Lulperini nella prefazione del testo, non la rinuncia bensì l'ultima denuncia di Piemontese. Il tono dimesso, opaco, volutamente prosastico, rimanda - secondo il giudizio di Luperini - a una depressione non solo psicologica o esistenziale, ma politica, "perché la vita non è questa noia distillata in cui si fa macerare da sette eternità la nostra anima, non è questa morsa infernale in cui ammuffiscono le nostre coscienze". E' la traccia di una delle poesie più significative del libro dedicata a Guy Debord. Felice Piemontese, giornalista, critico, narratore, poeta, nasce in Puglia ma vive da sempre a Napoli e ultimamente si divide tra la città partenopea e Parigi. Una lunga esperienza comne giornalista Rai, è critico letterario del "Mattino" e collabora anche a "Tuttolibri", supplemento culturale de "La Stampa" e a "Diario".
Ha partecipato giovanissimo all'esperienza della neoavanguiardia, del Gruppo 63, alla rivista "Quindici" e ha scritto testi sperimentali su varie riviste. Le sue opere più recenti sono: il romanzo Epidemia, il fortunato e saccheggiatissimo Autodizionario degli scrittori italiani, le poesie La città di Ys e il romanzo Dottore in niente ispirato alla vita di Guy Debord, con cui ha vinto il Premio Bergamo e il Premio Feronia (2002).
Mercoledì prossimo è al "Denaro" con la raccolta poetica che lo ha visto finalista nella sezione poesia dell'ultima edizione del Premio Napoli dirante l'incontro condotto da Federica Cigala e presentato da Ermnanno Corsi. Durante la presentazione è previsto l'intervento della giornalista Natasha Festa, critico letterario.