Riscoperte le poesie in dialetto di Rausa
Una voce fuori dal coro il poeta dialettale poggiardese Fernando Rausa (1926-1977), secondo Donato Valli, che ha curato l’introduzione al volume, perché non immediatamente classificabile all’interno della tipologia canonica letteraria. Egli confessa di essere innamorato della poesia, alla quale attribuiva l’alto compito di indicare la possibilità di un mondo più libero, più giusto, più umano, e ad essa giunge per intuizione, non per studio e approfondimenti tecnici.
Il punto di osservazione privilegiato rimane il paese natale di Poggiardo vissuto come nucleo primitivo solidale il quale, però, invece di rappresentare un luogo di serenità e di convivenza possibile, ha finito col provocare ingiustizie e dolori. Su tutti il dramma doloroso e straziante dell’emigrazione all’estero.
Il volume è costituito da poesie scelte per omogeneità di argomenti e di ispirazione fra quelle già pubblicate, a sue spese, dal poeta stesso. Inoltre vi è annotata una traduzione in italiano, utile come riferimento a chi voglia avvicinarsi, anche attraverso la conoscenza della lingua vernacolare, alla cultura e alle tradizioni salentine.