L'immediatezza della giovinezza, di Ilenia Beatrice Protopapa
La poesia di Francesco Onorato – classe 1989, studente universitario – ha l’immediatezza della giovinezza. Con Istantanee, il titolo appunto del volume, si coglie questa spontaneità nonché la freschezza e al contempo l’inquietudine e la smania che caratterizzano la sua età, fatta di amori difficili, forse brevi ma intensi: «È finito ancora / questo amore / durato una primavera».
Come in Nuvole nere: «Nel mio cielo ora incombono / minacciose nuvole nere / cupe di tristezza e stancamente / accompagnate dal vento della solitudine / cupe come il sorriso che manca / sulle labbra di una fanciulla solare / cupe come la mancanza di un respiro / liberatorio / cupe come la nostalgia di casa / nei momenti più intensi / cupe come un dolore / difficilmente guaribile». Così in tutte le poesie di Onorato si può cogliere una sottile influenza leopardiana: «Invidio le nuvole / fresche nel cielo / sanno di libertà»; il senso del dolore, la percezione della solitudine e della malinconia, nonché una voluptas dolendi tipica dei vent’anni o giù di lì: «[…] una condizione di compiaciuta tristezza / e consolato abbandono / ha un profumo dolce / e un sapore amaro». Ed in Condizione giovanile Onorato scrive: «Siamo in eterna penombra / stanchi arrabbiati e afflitti»; così si percepisce lui, giovane insieme ai giovani, la sua generazione di arrabbiati a cui, però, non mancano mai le risorse, la voglia di sognare e la speranza: «Terribilmente disposti a migliorare questa statica noia».