Francesco Rocca, L'impero del mondo

22-11-2008

Dal cassetto di Rocca, di Francesco Botta

È uscito il libro L’impero del mondo di Francesco Rocca, una raccolta di storie, memorie e pensieri scritti in tempi diversi che l’autore ha deciso solo recentemente di pubblicare.
Incoraggiato alla scrittura da Dino Buzzati, Rocca collabora a quotidiani e riviste nazionali, ed è autore del libro-testimonianza I giorni della diossina in cui narra il tragico evento della nube tossica fuoriuscita dall’Icmesa, che ha reso tristemente famosa nel mondo la città di Seveso quando ne era il sindaco.
L’impero del mondo racconta scritti nati da esperienze ed emozioni così intense da spingere l’autore a perpetuarle, trasformandole in parole e pagine gelosamente custodite in un cassetto.
Solo l’insistenza di alcuni amici ha saputo vincere il naturale riserbo di Rocca convincendolo a darli alle stampe.
Si tratta di una trentina di brevi racconti, molto diversi tra di loro, ma con un unico filo conduttore rappresentato dalla grande fede dell’autore.
La visione del mondo attraverso il messaggio evangelico e la descrizione minuziosa della zona settentrionale di Milano, specialmente quella attorno a Sant’Ambrogio, portano ad istintivi accostamenti con Il cavallo rosso di un altro autore brianzolo, Eugenio Corti.
Alcuni racconti sono ispirati a fatti veri, altri sono chiaramente simbolici, come quello che ha dato il titolo al libro L’impero del mondo, che immagina la messa a punto di apparecchiature per controllare tutti gli avvenimenti che capitano sulla terra: in poche pagine Rocca rievoca il mondo del Grande Fratello descritto da George Orwell nel noto volume 1984.
Anche se ogni riga è pervasa dal messaggio evangelico, talvolta al limite del misticismo, alcune pagine rivelano che Rocca è uno scrittore poliedrico, che sa contemplare il divino senza dimenticare i problemi della terra.
Non per nulla per dieci anni è stato il sindaco che ha dovuto guidare Seveso nel corso della tormentata vicenda della diossina, e dal 1980 al 1990 ha ricoperto la carica di consigliere della Provincia di Milano.
Ha quindi avuto la possibilità di conoscere bene il mondo dei potenti, che risulta quasi scolpito in quattro splendide pagine con un titolo inequivocabile: Al servizio di Mammona.
“Qualunque cosa facciamo (…) hanno la matematica certezza di uscirne indenni”.., “…èlite di dominatori che si perpetua di generazione in generazione, non necessariamente di padre in figlio, ma di affiliato in affiliato…”. Con occhio disincantato Rocca analizza, acutamente ma senza acrimonia, anche le regole che imperano in questo mondo: l’obbedienza ai vertici e la segretezza dei piani e delle strategie.
La fede illumina tutto il libro, facendo trasparire la speranza e un ottimismo di fondo anche nei racconti più tragici, come quello del suicidio di un amico, che sorprendentemente termina con un’esclamazione di gioia in provenzale, appresa in Val Grana, sopra Cuneo: “Laudo el Senior”.