Gay Everyday

20-02-2007

Altro che Dico, di Rossano Astremo

Dall’estremismo del Pasolini di Petrolio al romanticismo di Un mondo senza di me di Marco Mancassola, passando per Seminario sulla gioventù di Aldo Busi, Altri libertini di Pier Vittorio Tondelli, Generations of love di Matteo Bianchi e Troppi paradisi di Walter Siti, la narrativa di argomento omosessuale ha raggiunto, negli ultimi decenni, esiti di alto valore letterario. Da poco nelle librerie una nuova antologia tematica, Gay Everyday, pubblicata dalla casa editrice Manni. Giò Staiano, nato a Sannicola, poi trasferitosi nella capitale, autore nel lontano 1959 di due libri Roma capovolta e Meglio l’uovo oggi, sequestrato dalle autorità con l’accusa di propagare idee contrarie alla pubblica morale e dannose per il costume, apre la serie delle sedici testimonianze dell’antologia. Il titolo del racconto “Flash Gordon ovvero la scoperta di essere diverso” è presto spiegato da queste poche righe: “Io non avevo voglia di dormire ; sdraiato sul mio letto, nella fresca penombra della camera da letto che dividevo con Achille, sfogliavo un album di fumetti di Flash Gordon. La figura maschia e atletica di quel personaggio mi affascinava , senza che sapessi spiegarmi il perché”.
Altro intervento degno di nota è quello di Nico Naldini, poeta e scrittore, cugino Pasolini, il quale ricorda: “Pasolini, molti anni prima che venissero divulgate le ipotesi genetiche, un giorno mi invitò a seguirlo nella perlustrazione di una città piemontese in cui era nata nostra nonna, alla ricerca delle origini della nostra “joy”. Così, con antica parola provenzale, rivendicava le energie dell’omosessualità”. A questi due interventi si aggiungono l’intervista di Willy Vaira a Francesco e Giovanni, compagni di vita da oltre quarant’anni, il testo di Angelo De Marco, “Like a virgin”, che affronta il tema delicato della diffusione dell’omosessualità in ambienti clericali, e, poi, molti racconti di donne e uomini anonimi. Intensi e ben scritti sono “Un anno d’amore” di Vanessa che scandisce, mese dopo mese, le tappe fondamentali di una storia d’amore giunta inaspettata e trasformatasi in qualcosa di profondo e ingestibile, e “28 marzo 1993” di Nico che racconta i tredici anni di unione con il suo M., dopo molte incomprensioni, accettata dalle rispettive famiglie.
I racconti sono accompagnati dalle divertenti e, a volte, ciniche vignette di Giuseppe Fadda. Dopo “Tu quando scadi?”, antologia dello scorso anno, che raccoglieva testimonianze della generazione dei trentenni, vittime di un precariato lavorativo senza precedenti, Manni, con “Gay Everyday”, compie una nuova operazione di matrice più politica che letteraria. Ciò che interessa non è la qualità dei racconti in questione, ma la sollevazione di discorsi e problematiche, presenti nei racconti, che uno strambo puritanesimo nostrano tende a seppellire. Non a caso l’antologia si chiude con il Cristina che, in “Primavera madrilena”, racconta la sua esperienza di studentessa Erasmus che trova l’amore nella capitale spagnola. Una strizzatina d’occhio che non guasta alle politiche del Governo Zapatero in materia di parità dei diritti civili. Altro che Dico!