Giò Stajano: una vita tra libri, set cinematografici, prostituzione e conventi di suore. Negli anni Sessanta è stato celebre come il primo omosessuale pubblicamente dichiarato in Italia. Poi il cambio di sesso. E l’attività di scrittrice, giornalista e attrice (nei film, tra gli altri, di Dino Risi, Alberto Sordi e Pier Francesco Pingitore). Oggi si dedica alla pittura e agli esercizi spirituali. E lamenta: “Avrei voluto entrare in un monastero femminile, ma non ho potuto farlo e a causa del mio cambio di sesso non riconosciuto come legittimo dalla Chiesa cattolica”.
Tutta la sua vita è ora raccolta in Pubblici scandali e private virtù, una lunga conversazione con Willy Vaira, in uscita in questi giorni per i tipi di Manni Editori. Senza risparmiare nomi di politici e di uomini di spettacolo, Stajano rievoca la Dolce Vita romana in via Veneto e nei night club, le avventure parigine, l’operazione per cambiare sesso a Casablanca, le esperienze da marciapiede e nei fotoromanzi porno. Fino al ritiro in Monastero e alla vita quasi francescana di oggi.