Giorgio Bonacini, Quattro metafore ingenue

01-01-2006

Uno sguardo sul mondo, di Roberto Carifi


Giorgio Bonacini è nato nel 1955 a Correggio, dove vive. Ha fatto parte del gruppo “Simposio Differante” con poesie visive, sonore e performances artistiche. Redattore di “Anterem”, collabora con testi poetici e critici a riviste nazionali. Dopo un primo libro nel 1976, esce ora per Manni Quattro metafore ingenue. Bonacini ha scritto un libro dal quale si percepisce la sua padronanza del linguaggio, la sua capacità di dare da qualsiasi parte uno sguardo sul mondo. È un libro che contiene una realtà personale, ma anche sentimenti, ferite, felicità. Il linguaggio sa immaginare “il ritmo semplice del volto”, oppure “la destrezza che vediamo negli uccelli”. È sempre concreto, per scavare, riconoscere, pensare e interrogare l’essenza propria o altrui.


Voglio anch’io vedere tutto
a forza d’alberi e di rami – andare via
disarcionandomi a restare eppure via…


Forse il vento – il suono estraneo
limitato o sorprendente rassicura l’uccisione
ma non basta… non ha gesto, non ha voce
di parola che incontrandoti si accenda.