Giovanni Bernardini, I bruchi

29-10-2008
I non luoghi di Anselmo, di Gloria Indennitate 
 
Una satira del regime fascista e del militarismo in generale permea le pagine de I bruchi ovvero Il ragazzo in fondo al mare, romanzo di Giovanni Bernardini, pubblicato da Manni. La narrazione, in bilico tra reale e surreale, vede al centro Anselmo, colui che nacque «un venerdì 13 alle ore 13». Una sorta di «sfigato», insomma, sin dal primo vagito incastrato nella disputa del numero che porta bene o porta male a seconda delle visioni di turno. Contraltare di Anselmo è Peppe, figlio di un generale, vero vincente della vita.
La storia di Anselmo procede passo dopo passo in un universo di non-luoghi, nel quale predominano colori e toni sfumati della narrazione, pur localizzata nel tempo del Regime, ma priva di riferimenti e date. «È come – osserva Donato Valli nell’introduzione – se il pensiero, trasformatosi in scrittura, designasse una fedeltà troppo umana per poter invadere il guscio del surreale». Bernardini, nato a Pescara, ma salentino da sempre, vive a Monteroni. Nel suo background letterario, opere di saggistica, poesia e narrativa.