Lei ha le unghie disegnate, di Dino Levante
Una bella storia d’amore. Una piacevole lettura, che forse occuperebbe con interesse il tempo di una percorrenza in treno da Lecce a Brindisi, o al massimo dal nostro capoluogo a quello regionale. Al centro la storia tra il medico Massimo e la degente ospedaliera Roberta. L’autore del volume Aveva le unghie disegnate è Giovanni Miniello, di professione ginecologo con la passione, in questo caso ben coltivata, della scrittura.
Ma perché quel titolo al libro? Lo si potrà comprendere solo leggendolo, anche se un riferimento il docente di sessuologia e consulente internazionale presso le Nazioni Unite lo anticipa in copertina. Scrive: «Chissà se certe donne abbassano mai la guardia o se, quando sono innamorate, diventano più gattine. Probabilmente l’avranno fatto e qualche tigre le ha divorate; quello che resta poi di loro, sono soltanto unghie e denti». Una narrazione accattivante accompagna il lettore nella vita, molto autobiografica, del personaggio sanitario alle prese con la vicenda toccante di una bella ragazza ammalata e sofferente nel suo lettino. Gli ambienti, i nomi e i luoghi, sono quelli universali della narrazione che descrive emozioni e sentimenti.