Giovanni Miniello, Aveva le unghie disegnate

01-02-2007

Il corsaro e il naufrago smarrito

Ci sono medici che curano la carne, altri l’anima, altri ancora l’una e l’altra. E poi c’è chi, come il nostro autore Giovanni Miniello – noto ginecologo barese che con facilità passa dal bisturi alla penna con eguale perizia – curando il paziente cura in primis sé stesso.
Sì, perché nel suo narrare i quotidiani accadimenti professionali del personaggio del suo ultimo libro, un medico appunto, ben li intreccia con le critiche vicende dell’uomo emblematico dei nostri tempi moderni: il single per necessità non per vocazione, alle prese con i problemi comuni a quanti sono sopravvissuti ad un divorzio ma che ancora annaspano con i figli, “estorsori” d’amore, e con nuovi profumi inebrianti e brividi a fior di pelle di possibili amanti o imprevedibili nuovi amori che tentano di espugnare i suoi sogni e i nuovi respiri di libertà.
Il personaggio narrante riesce a scrutare nelle anatomie più rarefatte del proprio io dilaniato da una ricerca continua tra essere sé stesso, essere e basta ed essere per gli altri, quegli altri che soffrono, gioiscono, disperano e sperano. E tanto più egli si scopre alle sue vere emozioni, tanto più esse si svelano e così meglio conosce le segrete geografie della donna e i suoi variabili e tipici percorsi della psiche femminile, di estasi o tormento che siano, che passano da vele rigonfie all’abbandono dei sensi a più caparbi itinerari di vita, celati sotto denti che albeggiano e unghie scampate ad antiche rovine e già affilate per future battaglie.