Cassieri: suicidio e ritorno, di Anacleto Verrecchia
Il primo pregio di La strada del ritorno è la brevità, l’invidiabile capacità di sintesi. Il secondo pregio è lo stile. Giuseppe Cassieri conosce molto bene l’arte di carezzare la frase e di farsi leggere. Protagonista è un professore che, dopo un matrimonio durato appena due anni per l’omosessualità della moglie e altre vicissitudini, rimane solo e ripercorre con la memoria la sua vita. Senza legami e in mezzo a una folla indifferente, «biomassa insalsicciata», pensa al suicidio e si rivolge alla «Free Exit». Ma gli specialisti che l’assistono gli fanno ritornare la voglia di vivere. Ma è un bene o un male tornare indietro? Chi lo sa? È quello che dice anche Socrate alla fine dell’Apologia: Ma è già l’ora di andar via, io a morire, voi a vivere. Chi di noi vada incontro a una sorte migliore lo sanno solo gli Dei».