Nel sud dei sogni distrutti, di Giacomo Galeazzi
Anni Venti, Mezzogiorno profondo, atavico fatalismo dei "marginali". Proiettando vicende private su suggestive ambientazioni storiche, il romanzo collettivo si dipana attorno a una disastrosa alluvione che mette in discussione lo status quo di un villaggio rurale al punto da far sfociare in ribellione il socialismo umanitario seminato fra i "cafoni" da un avvocato maieuta. In un microcosmo cupo e soffocante che a tratti rievoca Fontamara, la consapevolezza della realtà sboccia al sole dell'utopia socialista.