In fuga da tutto, di Elena Torre
Fra Nerino sta correndo in fuga da tutto: i tamburi saraceni battono nelle sue orecchie, il saio si strappa, impigliato nei resti del Tempio. Il Gran Maestro è morto davanti ai suoi, occhi colpito da una freccia. Corre, il frate, cercando di non sentire le urla di uomini e donne e di una città messa a ferro e fuoco, corre fino a rifugiarsi in uno dei quartieri già saccheggiati. Sa di non avere scampo, la città è invasa dai saraceni e i suoi abiti lo rendono riconoscibile. Quando pensa di aver trovato rifugio nell’alloggio di quello che era stato un suo amico, avverte chiaramente la presenza di un uomo; istintivamente si nasconde dietro una cassapanca ma sa che verrà scoperto. Poi la soluzione si presenta chiara ai suoi occhi increduli: una mazza ferrata giace poco distante da lui e la decisione è presto presa. Fra Nerino sferra un colpo deciso e l’uomo privo di vita si accascia al suolo. Stupendo anche se stesso, lui senza indugio lo spoglia e ne indossa le vesti e con rinnovata sicurezza continua la sua fuga…
Da religioso a fuggiasco, da fuggiasco a pirata, da pirata a uomo d’onore, da uomo d’onore a corsaro, la vita del fiorentino Nerino si snoda attraverso incontri, battaglie, rovesci di fortuna e imprevisti in un romanzo picaresco dal ritmo serrato che appassiona, coinvolge, stupisce, incanta e convince anche il lettore più esigente. Gladis Alicia Pereyra, autrice amante della bellezza, dell’arte, della musica, fa confluire in questo romanzo le sue conoscenze e la sua preparazione, intessendole in una trama che non risparmia sorprese. Torna a parlare del Medioevo, di un momento in cui “l’Europa era giovane e come tutti i giovani si apriva al mondo con la vitalità, l’intraprendenza e l’aggressività necessaria a crearsi un proprio spazio”, come racconta la stessa autrice, che durante la stesura vera e propria dei suoi romanzi ama frequentare le biblioteche, prendere appunti su quaderni e farsi fotocopiare le pagine che le interessano. Un’immagine romantica per un’autrice che a giusta ragione potrebbe ambire ad essere pubblicata da editori con maggior forza distributiva.