Possibile che dal Big Bang,15 miliardi di anni fa, la vita sia solo sulla Terra?, di Carmela Costanzo
Il testo è molto interessante e post-moderno per le interconnessioni tra la scienza e la letteratura. Il sapere, infatti, secondo la cultura classica, non è suddiviso in compartimenti-stagno , non è un insieme di monadi avviluppate ciascuna nella propria bolla ma una casa comune. L’autrice ha creato un abbraccio tra discipline all’apparenza contrastanti tra loro! La storia narrata consente un vero e proprio transfert ed il lettore diventa il personaggio, che compie viaggi nello spazio e vive e s’identifica e prova le medesime emozioni e le medesime suspense. Lo stile linguistico è immediato, privo di orpelli, adeguato alle capacità linguistiche dei ragazzi. Il mix tra reale e fantastico rende stimolante il testo e, lo spannung diventa prolungato e si ripete in ogni viaggio o avventura!
Il protagonista riflette sulla bellezza della Terra, del pianeta azzurro, tappezzato di fiori e di piante, irrorato da fiumi e baciato dal mare! E pensare che tutto ciò ha avuto origine dal Caos. “Mattia esclama: cara la mia Terra! E poi: possibile che dal Big Bang (15 miliardi di anni fa), la vita sia solo sulla Terra? Quanti pianeti potevano ancora esserci in cui si erano verificate quelle fortunose condizioni perché nascesse la vita? “Poi, dal cosmo, s’atterra sul nostro pianeta con i suoi mille problemi da affrontare: la sopravvivenza, la violenza sugli animali sfruttati e violati per il nostro egoismo! E ancora: la riduzione delle varietà delle specie viventi, cioè della diversità della vita, della biodiversità e da ciò l’impegno d’evitare la scomparsa di molte specie di piante e di animali, da parte dei ricercatori.
L’impegno dell’umanità intera deve essere quello di consegnare alle generazioni future il pianeta Terra, in condizioni di vivibilità!!