Una raccolta di pièce narrative, scritte per il teatro e per la radio (ma non solo) da Luigi Malerba: le parole diventano abitanti di un alveare in cui i racconti si accavallano a voci non sempre utili né tantomeno sensate. In fondo chi dice che l'espressione debba sempre mostrare lo spessore umano e non possa, semplicemente, celebrare l'insensatezza?