Marcello Buttazzo, Clandestino d'amore

01-01-2007

Con gli occhi del cuore, di Giuliana Coppola

Gli ulivi ridono nel sole / e fioriscono in un incantevole / arabesco d’amore… l’immagine, segni forti impressi su bianco di pagina, rimane infissa negli occhi e nell’anima di chi, seguendo l’invito di Marcello Buttazzo, poeta, esce fuori per strada e s’accorge di non essere più solo; esce con l’animo d’un altro / di mille altri uomini / figli dei desideri non più soffocati, / mai più taciuti. E l’altro, i mille altri uomini diventano amici e accanto al poeta, grazie al prodigio di sillabe dalla incredibile forza emotiva, percorrono le strade che gli appartengono, strade di speranza e d’attesa, di albe dei bagliori di rosso, di scomodi manti di catrame, di sentieri di campagna, di vie di città. Si bevono sorsi di vita per strada nei momenti in cui si sente che il violino di Dio / ormai ha le corde esauste; si percepisce che, invece, è giunto il momento di ritrovarsi tutti insieme / seduti in amorevole cerchio / a offrirci pezzi di noi; a offrire in regalo frammenti d’anima. Stanotte ho letto di girasoli impazziti d’amore e di luce e commosso di gioia ho pianto, scrive Marcello Buttazzo e regala un altro frammento di sé.
I versi, i pensieri del poeta, clandestino d’amore, colpiscono ancora una volta nel segno; sono canto ed inno all’amore, sono un’elegia all’amore; inducono a piegarsi in se stessi, a riflettere, a pensare ad un’assenza che diventa continua straziante presenza. Non si può, dopo che si è ascoltata la sua lirica, non si può guardare le cose e gli uomini con gli occhi di sempre; si guardano con gli occhi dell’anima e del cuore che sanno veder sorridere gli ulivi, e impazzire d’amore i girasoli. Intravedono, malgrado tutto, la speranza… La vecchia intramontabile speranza / oltraggia le avversità / la nera coltre di nubi / svanisce in sottili evanescenti goccioline / D’inverno s’aspetta, / l’amore verrà… Ed è certo che sarà così, grazie al miracolo della scrittura, grazie ai versi d’un poeta vero.