Marcello Buttazzo, E ancora vieni dal mare

01-11-2012

Poesie dalle onde, di Rosetta Serra

Non hanno titolo le poesie contentue nell'ultima raccotla di Buttazzo, E ancora vieni dal mare. Solo in fondo al volume si scorgono i loro nomi, il primo verso, mentre deliziandosene, durante la lettura, si avverte un succedersi di emozioni, pensieri delicati, quasi sempre rivolti a una donna, a sentimenti femminili ed elementi muliebri, senza interruzioni, senza appellativi.
Caratteristiche le neoformazioni riflessive: "Cosa s'addorme; S'acciottola / di lontatanze mute; La notte s'inghirlanda / di vita"; ma anche le forme già conosciute, dove gli attanti subiscono l'azione: "come lama / t'insinui nelle carni; Con foreste di cielo / e lame nel cuore / la vita s'avanza; S'infratta / in stanze dolenti; S'accavallano / spire e pensieri". Strategie affettive che con le parole di Buttazzo raccontano le notti, i dubbi, le aspettative, con uno sguardo adulto, un unico canto che continua l'andirivieni dell'amore come attesa marea.