Il Salento leggendario di Maria Corti, di Gloria Indennitate
«Signora delle lettere italiane», innamorata di Otranto, del Salento, Maria Corti (1915-2002) conserva in sé l’eterno carisma di chi ha saputo nella vita donare emozioni intense attraverso la scrittura.
Ora, l’editore Manni, nella colla «Pretesti», curata da Anna Grazia D’Oria, pubblica un breve racconto della Corti dal titolo La leggenda di domani (86 pagg., 12 euro), con premessa di Cesare Segre, che testimonia i suoi primi passi nella narrativa. Lo scenario – già prima dell’Ora di tutti (1962) – è Otranto e Leuca, dove Paola, sedicenne milanese, fugge dal convento e chiede ospitalità ad un pescatore. Nella casa di «mastro» Oronzo cresce figlia tra i figli. Un giorno arriva un ingegnere torinese e la porta via per sposarla. Ma quella è ormai la sua terra. Incontriamo, così, quella polarità Milano-Salento, che sarà una costante della vita di Maria Corti, maestra in questo racconto rimasto per troppo tempo chiuso in un cassetto.