Maria Grazia Caruso, Io ghibellino esagerato

30-11-2010

Dante eroe risorgimentale,

di Giorgio De Rienzo

 
Con un recupero di brani da romanzi rari, pubblicati tra il 1839 e il 1873, in Io ghibellino esagerato Maria Grazia Caruso compone un’originale antologia di immagini di Dante «eroe foscoliano» in epoca risorgimentale. C’è il poeta irato contro un cielo «geloso» in Gaetano Buttafuoco; «uomo di giustizia» in Erasmo Pistolesi; «emblema universale del genio» in Agostino Verona. Più avanti nel tempo, Ausonio Vero lo inserisce nell’Italia del secondo Ottocento di cui «con raccapriccio» viene messo in evidenza il «triste spettacolo». Ma è soprattutto il paesaggio di contorno a prendere risalto nei racconti: ed ecco riflessi di luna, voli di gufi, cozzi di spade e schizzi di folle e figure a metà tra profili realistici ed «eccentriche macchiette». Nell’isolare situazioni legate al personaggio, l’autrice fa emergere da minimi dettagli in questi racconti uno spazio senza confini, zeppo di citazioni e di luoghi entrati ormai nella biblioteca della grande letteratura.