La storia del Sud, di Felice Blasi
Foggiano, classe 1947, Mario Massimo ha raccolto dieci racconti di varia ambientazione storica che riescono ad illuminare, nel confronto col passato, razionalità e sentimenti contemporanei. Uno in particolare, quello più lungo, dal titolo I tempi nuovi, si svolge nel Mezzogiorno della missione dei Mille garibaldini e descrive gli effetti del crollo della monarchia borbonica e i primi momenti dell’annessione italiana. Il tono è disilluso, come spiega un passaggio che dà il titolo alla raccolta: «È la lotta che fa l’esistenza, la morte data per non averla, il saper fuggire o attaccare in proporzione alla forza dell’aggressore». Vuol dire che i tempi nuovi non hanno cambiato, nel Sud, una condizione deprimente, fatta di piccineria, di verbosa accidia visionaria e sterile litigiosità, e in cui la negazione dell’uomo è passata con la persecuzione cieca di ogni idea di progresso. Il meridione prova lo scarto fra la realtà e ciò che si pensa, fra il desiderio di voler restare al mondo senza essere obbligati a farsi male gli uni con gli altri e l’essere costretti a «doversi procurare in quel modo solo, belluinamente, di che stare al mondo».