Mario Rondi, Amori precari

20-04-2009
Storie d’amore tra sorrisi delicati e sguardi surreali, di Paolo Aresi
 
Situazioni limite, eppure raccontate con discrezione. Situazioni di sofferenza, di dolore profondo, radicato, spesso dissimulato, risolto in una specie di ironia faticosa, beffarda. Mario Rondi, autore bergamasco, con Amori precari porta un altro mattone nella costruzione del suo mondo narrativo, prosegue nel raccontare la fatica di vivere, il sorriso amaro che attraversa la vita senza rischiararla. Relazioni umane faticose, incomunicabilità, incomprensioni. Un ordine borghese che soffoca, conformismo che blocca, che impedisce ai protagonisti delle storie una vita piena, una corsa a perdifiato. È tutto molto controllato, molto «sorvegliato». Come lo stile della scrittura di Rondi, vocaboli ben scelti che si susseguono con eleganza, senza stonature, compassate. Al punto da ispirare un senso di monotonia e falsità molto simile a quello che permea la vita dei protagonisti schiacciati da una forma esteriore più forte di qualsiasi ribellione: «Avevo così cominciato a ridere di tanta altezzosità che vedevo attorno a me: solo i morti finivano per essere sinceri, anche se un po’ patetici nel loro ostentato distacco».
L’ultimo libro di Mario Rondi, edito da Manni, ha per titolo Amori precari. Racconti, protagonisti che soprattutto devono vedersela con relazioni d’amore. Problematiche. Atmosfere domestiche, vicende minime che indagano spaccati di realtà con una sottile maniacalità che conduce a effetti surrealistici, l’uomo che scopre la sicurezza che può dare una cravatta (anche nel rapporto con le donne). «La seta della cravatta conservava la leggerezza dei miei pensieri, la delicatezza dei sorrisi, come ad avvolgermi in un manto che mi difendesse dalla malvagità. La partenza sarebbe stata meno crudele con l’esposizione di quel vessillo variopinto che placava l’onda depressiva…». E poi il protagonista ossessionato dall’ordine, quell’altro tormentato dal pensiero fisso della morte… Ha curato la prefazione di questo volume di racconti Sandro Gros-Pietro: «L’atmosfera canzonatoria e surreale degli Amori precari è utile per permettere a Mario Rondi di svolgere con brio e fantasia un tema molto trattato dalla letteratura del Novecento, cioè il sesso».
Mario Rondi vive a Vertova. Ha pubblicato diversi libri di poesia a partire dal 1978 quando esordì con Corpi e poesia. Cinque i libri di Rondi dedicati alla narrativa. […] Rondi si occupa anche di cultura popolare, ha pubblicato diversi libri a partire dal 1978.