Mauro Scarpa, Le metafole

23-10-2006

Ecco le Metafole, racconti per piccoli e adulti, di Vito Lubelli

Le storie raccontate da Mauro Scarpa hanno un fascino malinconico, fiabesco, e ricordano le atmosfere dei racconti della tradizione popolare scovati e trascritti da Italo Calvino nelle sue Fiabe italiane. Ma in Le metafole Scarpa non compie un lavoro di collezione e incasellamento, piuttosto costruisce e intesse un drappo intrecciato di storie che una per una fanno il suo romanzo.
Un racconto che è composto di metafore e di favole, che è tutte e due le cose insieme, un libro da cui attingere colori, incontri, personaggi e paesaggi. Gli stimoli narrativi che aleggiano in Metafore possiedono la consistenza di foglie portate dal vento, di sussurri di bambina, di parole riesumate da vecchi codici impreziositi dalla polvere di una biblioteca misteriosa.
Ed ecco che le storie, le metafole di Mauro Scarpa non sono solo minuzie fiabesche da sussurrare all’orecchio di un infante in procinto di addormentarsi, ma anche piacevoli oggetti narrativi che oltrepassano la labile linea di confine tra infanzia e età adulta, fino a raggiungere un livello secondario di percezione.
Il punto a favore dello scrittore Mauro Scarpa, tuttavia, non è solo la capacità di narrare con semplicità e chiarezza, con profondità insospettata per un esordiente, e con l’abilità di tenersi lontano da qualsiasi forma di retorica; il merito maggiore consiste anche e soprattutto nell’uomo che si cela dentro lo scrittore: Scarpa è pedagogo, operatore sociale e lavora da molti anni per l’infanzia e con l’infanzia. Così le storie che racconta gli appartengono interamente, fino in fondo, benché situate tutte in un paese immaginario, immerso nel vento ai margini del nulla.
I bambini sono i protagonisti della fiaba scritta da Scarpa perché i bambini sono al centro della vita e della professione di Scarpa: questa è la vera forza del suo libro, il valore aggiunto che lo rende credibile, oltre che piacevole da leggere.
È per questo, ancora, che quando l’autore presenta la sua Metafola ne correda la lettura con la presentazione di giochi creativi attraverso l’associazione “La Strega dei Mille Colori”, di cui fa parte. Si tratta, semplicemente, del recupero di un punto di vista costantemente abiurato e tradito dall’uomo adulto immemore della verità più grande: che ogni adulto è stato un bambino e soprattutto che ogni adulto ha ancora un bambino dentro di sé.
Lo sa l’uomo degli specchi, lo sanno il cacciatore e il pescatore, lo sa persino il re. Lo sa Jack, che muore ogni giorno insieme all’aurora, ma lo sanno soprattutto tutti coloro che apriranno gli occhi al rumore del mare.