Il grande argentino
Mempo Giardinelli è considerato il più grande scrittore argentino vivente. Il 9 giugno sarà a Bolzano su invito del Centro Pace del Comune, per raccontarsi fra musica e parole. Ad accompagnare il romanziere argentino in una serata di letteratura decisamente inusuale, saranno i brani del gruppo «Django Anniversary» (Manuel Randi chitarra, Gianni Casalnuovo contrabbasso, Pasquale Bardaro vibrafono, Fiorenzo Zeni sax, Francesco Zanardo chitarra). L’appuntamento è alle ore 20.30 al Teatro Cristallo di via Dalmazia. Giardinelli in Italia non è ancora molto conosciuto, mentre nel resto del mondo i suoi libri sono dei best-seller. Giardinelli è nato nel 1947 a Resistencia, in Argentina, dove vive tuttora. Costretto all’esilio dalla dittatura militare degli anni ’70, si è rifugiato in Messico dal 1976 al 1984. Per la sua opera, acclamata dalla critica e tradotta in venti lingue, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Gallegos (Venezuela), il Premio Nacional de Novela (in Messico) e, per il suo libro Finale di romanzo in Patagonia, il Premio Grandes Viajeros (in Spagna). Ad aprile 2010, per Manni Editori, è uscita la sua prima raccolta di racconti in italiano, dal titolo Gente strana. Oltre a scrivere romanzi, racconti, libri per bambini e saggi, Giardinelli collabora a riviste e quotidiani argentini e latinoamericani. Ha tenuto corsi, seminari e letture in più di cento università in America e in Europa e, nel 2006, ha ricevuto il Dottorato honoris causa dall’università di Poitiers in Francia. Da oltre 20 anni è visiting professor alla University of Virginia. Nel 1996, Giardinelli ha istituito una fondazione (www.fundamgiardinelli.org.ar) - a cui ha donato gli oltre diecimila volumi della sua biblioteca personale - che sostiene le comunità più disagiate con programmi di solidarietà e promozione della lettura. La letteratura di Giardinelli esplora l’immaginario e l’anima profonda dell’Argentina, le sue geografie fisiche ed emotive, il dolore della memoria, gli inferni della colpa, i sogni frustrati, l’invidia, l’erotismo. Con la sensibilità di un sismografo e l’eleganza di un narratore di razza, Giardinelli registra le inquietudini della società argentina restituendoci odi, speranze e delusioni di un mondo magico che è insieme reale. Da non perdere.