Giardinelli: «Siete gente laboriosa»
«Mi sono sempre stupito della laboriosità degli emigranti trentini arrivati nel Chaco argentino, una terra infernale per via delle temperature insopportabili». È il messaggio che Mempo Giardinelli, considerato uno dei più grandi scrittori argentini contemporanei, ha portato in Regione nel corso della sua visita in cui ha toccato sia Bolzano che Trento. Giardinelli, nato nel 1947 a Resistencia, in Argentina, è stato testimone diretto delle vicende che hanno caratterizzato il Sudamerica nella seconda metà del secolo scorso. In Regione è venuto grazie all’invito del Centro per la Pace di Bolzano per raccontare se stesso, la sua letteratura e la sua idea di società. Prima durante l’incontro di mercoledì scorso al Teatro Cristallo di Bolzano e poi nel dialogo ieri al Palazzo della Provincia di Trento con Maurizio Chierici, per trent’anni inviato del Corriere della Sera in America Latina. Davanti al pubblico accorso numeroso, Giardinelli ha avuto parole di apprezzamento per gli emigranti trentini insediatisi nel Chaco, la sua terra. Una zona definita «il calderone del diavolo»: «Mi sono sempre chiesto» - ha detto- «come faceva gente di montagna come i trentini ad adattarsi a quel girone infernale. In generale, sono sempre stato stupito della loro laboriosità».