Oltre la taranta. Sedici racconti per "non" sfuggire al ragno, di Rossano Astremo
Tra i più riusciti La melodia dei nastri di ghisa di Cosimo Argentina, nel quale lo scrittore di Cuore di cuoio racconta la torbida passione consumatasi in una stanza d’albergo tra un tarantino e una salentina, a poche ore dall’inizio della Notte della Taranta. Lei, abile danzatrice, correrà a Melpignano, lui, lontano anni luce da quel mondo di folklore e lustrini, preferirà tornare a casa, dai suoi amici: “Ognuno corre verso il suo inferno, pensai tenendo le mani sul volante e registrando nella mia mente i contorni ormai sbiaditi della ragazza. C’è chi cerca la notte stellata e il ritmo aracnoide e chi il ruvido sferragliare dei nastri trasportatori. Sapevo che nessuno avrebbe tifato per me, ma non me ne fregava nulla. È così che funziona. A voi la Taranta e a me Taranto: e questo è quanto”. Sempre la Notte della Taranta è il leitmotiv di Calypso mon amour, racconto di Livio Romano, il quale ripesca dal cilindro Gregorio Parigino, già protagonista di Niente da ridere, suo ultimo romanzo. Parigino è alle prese con la diretta televisiva della Notte della Taranta. Il suo compito è quello di intervistare, assieme ad un’altra giornalista, le star che si susseguiranno nel backstage, prima della loro entrata sul palco. Non tutto, come immaginabile, andrà per il verso giusto. Godibile e divertente. Altra chicca dell’antologia, a sorpresa, è L’erba del diavolo di Teresa De Sio, che narra la storia di due sorelle, Filomena e Archina, che, dopo la morte della madre, abbandonano l’isola di Procida per approdare a Cutrofiano. Sarà Archina, la più piccola, ad essere morsa dalla tarantola e a mettere in subbuglio per tre giorni l’intero paese.
Merita un’ultima segnalazione, per l’originalità dell’idea e per la resa stilistica, Poison di Laura Pugno, storia di una performer perseguitata dalla visione di ragni: “In piedi sulla piattaforma, immobile nell’occhio della telecamera di Fabio, attende il momento esatto in cui i ragni verranno a circondarla. In cui sarà perfettamente sola”. Mordi & Fuggi invaderà, ne siamo certi, le piazze dei tanti paesi del Salento nei quali i concerti di pizzica scandiscono il trascorrere dell’estate. Oltre ai tamburelli, alle t-shirt, ai prodotti tipici della nostra terra, anche un libro di racconti per i tanti turisti. Avvicinarsi al mito della taranta, secondo i puristi bistrattato da logiche di marketing galoppanti, attraverso l’occhio della letteratura sembra essere, oggi, il peggiore dei mali.