Nichi Vendola, Ultimo mare

19-11-2003

L'ultimo mare di Nichi, di Franco Giordano

"Sono, per chi abbia voglia di leggerle, le pause insonni del mio tempo perduto: un quarto di secolo a cercare e sillabare orizzonti di senso, a intrecciare ghirlande di diolore, a spiare la meccanica delle onde." Così Vendola ci introduce alle letture delle sue poesie [...]. Una radicalità che prospetta permanentemente un'alternativa esistenziale e di umanità a fronte di una dolorosa desertificazione di comunicazioni e relazioni tra gli individui che la modernizzazione ha imposto per far valere il primato dell' economico e nuove gerarchie sociali.