Patrizia Perlingieri, Alla parola amore

30-04-2006

Se vuoi, vedi alla parola amore, di Maria Grazia Rongo


Il titolo è esplicativo. Alla parola amore, piccolo romanzo di Patrizia Perlingieri, analizza il sentimento amoroso nelle sue molteplici manifestazioni, sfaccettature, conclusioni, che possono essere reali o solo immaginate. I personaggi si incrociano, si vivono, si amano e confermano la teoria che l’amore si esaurisce ed esaurendosi si rinnova. Ritroviamo la noia dell’amore coniugale, che perde la sua componente soporifera, fatta di abitudini, solo con la morte. Poi c’è l’amore passionale, quello proibito, quello che si ricorderà per sempre perché pieno di rimpianti. E ancora l’amore «diverso», tanto grande quanto impossibile da realizzare. E infine, l’amore che ci accompagna per tutta la vita, quello per noi stessi offuscato da momentanee rese, ma sempre pronto a risorgere per farci ricominciare.
Un romanzo semplice e delicato, per gli argomenti trattati, in cui il lettore si riconosce. A volte la scrittura, però, scade nella retorica enfatizzando alcuni passaggi e perciò banalizzandoli.