Con i santi la gente, gli uomini specialmente, non facevano tanti complimenti; in chiesa no magari, poco da spartire con il prete grasso, ma i santi andavano onorati: alla vendemmia era sempre disponibile mezzo paniere d'uva per la festa di Santo Rocco, e San Paolo facva maturare i fihci fioroni e le angurie brindisine: oggi le angurie sono israeliane, non hanno profumo né sapore e una pasta consistente, dura e coi soldi che ci ricavano fanno i raid nei campi profughi palestinesi, nel Libano a brandelli terra di tutti, gli Usa Israele la Siria, nel Libano delle cento milizie e religioni, delle cento religioni con la croce e col moschetto, e nei campi della Palestina, la Palestina leopardata con i posti di blocco israeliani ad ogni incrocio ad ogni uscita di villaggio. Nel Salento i santi si guadagnavano il pane, San Giuseppe a Copertino teneva d'occhio le bestie sorvolando i campi, Sano Giuseppe dei voli da Copertino, e San Pietro se non pioveva lo portavano in processione con tanto di sarda salata in bocca, San Pietro delle tarantolate, San Pietro medico e psicanalista da Galatina che guariva le tarantolate insieme a San Paolo, nella cappella di Galatina o in quell'altra di Soleto, dalle cisterne con l'acqua miracolosa dei serpenti.