Una sinistra poetica
E’ uscito nelle librerie Il bello della sinistra (dai girotondi alla rivoluzione in franchising), scritto da Renato Quaranta (Manni Editore). Nel libro c’è una storia, una tesi e una visione.
La storia: la sinistra dopo la sconfitta politica del 2001 vista e vissuta da un suo elettore, l’autore. La tesi: gli elettori di sinistra sono anche consumatori. Milioni di consumatori che esprimono una domanda di "qualcosa di sinistra" a fronte della quale c'è un'offerta nulla. O quasi. La visione: riprodurre, diffondere e moltiplicare un’offerta di sinistra, utilizzando le tecniche e le armi del marketing. Un esempio? Una catena in franchising di Cinema Sacher. Un diario, un racconto epistolare, un saggio: questo e il contrario di tutto questo è Il bello della sinistra. Una sorta di blog cartaceo che si snoda lungo il triennio 2001-2003 fra lettere e conversazioni telefoniche con Nanni Moretti, amici che assurgono al ruolo di personaggi, vicende personali, accadimenti politici, documenti originali. Quello che ne vien fuori è un testo composito, eclettico, che s’incrocia con i temi caldi della sinistra italiana con passione, leggerezza e ingenuità. Tanto da farcela riscoprire - in fondo - divertente, poetica e bella. Renato Quaranta è pugliese (Ostuni, BR) ed è manager della comunicazione di un grande gruppo industriale. Il bello della sinistra è la sua opera prima.