Roberto Maggiani, Cielo indiviso

12-01-2009
Le percezioni felici, di Antonio Spagnuolo
 
Poesie scritte fra Oceano, Mediterraneo, e il mare invisibile nei dintorni delle cose.” Così scrive il poeta presentandomi questo testo, ricco di metafore, di ammiccamenti, di svolazzi colorati.
Una raccolta che ha il pregio indiscusso di coinvolgere il lettore per quelle sue evoluzioni spontanee e modulate, che rendono la poesia ricercata nelle sue più appropriate tensioni, che si espandono in ritmi sempre più serrati e definitivi.
Ove la tensione si addolcisce nella figura materna : “…sei indifferente all’andare del sole/ che ruba ombra al tuo stare/ finché un timido raggio/ s’accosta e t‘accarezza la pelle/ di placida seta marina/ e con mano materna/ insegue le tue morbide linee.” il dettato si effonde per quella sua capacità di offrire ebbrezze e vertigini, che la parola sussurrata può ripetere anche all’infinito.
A fior di pelle il verso imbriglia alcune sensazioni che trasportano in illusioni cifrate : (Destino) : “Una distesa liquida in fuga -/ e il nulla che resta/ nelle onde che si susseguono.” per leggenda o carezza che riflette  il brillare della  spuma.
Una prova originale nella quale non c’è discontinuità tematica e nella quale il lavorio non soggiace a problematiche esistenziali che rendono la pagina appesantita da sperimentalismi fuori luogo. Emulsioni dinamiche, capaci di richiamare afflati lirici al di là di ogni più banale romanticismo, entro una suggestione delicatamente accumulata, sono gli elementi di percezioni felici, rinchiuse tutte rigorosamente nel fascino timbrico.
“In questi versi in apparenza docili – scrive Domenico Cara nella prefazione – piani, ricercati come appunti e fasi di variazioni spontanee, si consumano un’attitudine sinuosa e felice, espansa e salmastra di ordine, lo smalto e l’idealità che incidono sulla serena valenza (non inerte) della magia e dell’incantamento adottato per sparse epifanie o a frante suddivisioni delle quali ogni estate si colora…”
Le associazioni sonore qui oscillano tra le immagini e la fuga, tra il ritmo e la forma.