Simbologia e quotidianità
Simbologia e filosofia si fondono nelle immagini poetiche di Rosemary Jadicicco, sempre rivelatrici di più profonde verità, anche quando lo spunto lirico scaturisce dall'osservazione della comune quotidianità, da un semplice ricordo, da un naturale scenario. L'autrice sembra cogliere la frammentarietà dell'umana vicenda proprio attraverso la descrizione di singole esperienze di senso compiuto, al tempo stesso congiunte e disgiunte da tutte le altre contenute in questa delicata raccolta di liriche. L'estemporaneità del vissuto è colto nelle alterne azioni e stati d'animo conseguenti, impossibili a fissarsi se non nella nostra memoria, perché l'universo è dinamico e tutto muta, tutto si trasforma. In queste cosmiche perturbazioni diventa quanto mai necessario trovare riparo sotto l'ombrellone dell'amicizia, quel porto sicuro in cui ristorarsi qauando la vita infligge ferite. "I suoi versi -ha scritto Nicola Vacca nella prefazione - sentono le pulsazioni dell'eterno presente, interpretano il dolceamro delle tante incertezze che rendono provvisoria la presenza umana sul pianeta Terra".