Rosemary Jadicicco, Interviste dal passato

31-03-2007
Parlando con i grandi della storia, di Serena Azzolini
 
Era il 1973 quando sintonizzando la propria radio sul primo e secondo canale Rai si poteva ascoltare una trasmissione assolutamente innovativa: "Interviste impossibili". Dialoghi fantasiosi e coinvolgenti con grandi personaggi del passato, ricchi anche di riferimenti storici, ideati e realizzati da intellettuali prestigiosi e letti da attori famosi.
Un esperimento unico nelle storia della radio per i rapporti spesso scontrosi tra gli intellettuali italiani e la radiotelevisione pubblica. Dalla stessa idea, stavolta su carta stampata, si muove l’ultimo libro della napoletana Rosemary Jadicicco (titolare della cattedra di Italiano e Storia, giornalista e già autrice di Frammenti di vetro e Gabbiani solitari). E’ un viaggio curioso nel tempo e nella storia, come spiega Marcello Veneziani nella prefazione del volume edito da Manni. Un viaggio costellato di incontri e colloqui con i Grandi. La struttura letteraria, oltre al precedente via etere, non è nuova, anzi alle sue spalle vi è tutta una letteratura che da Omero a Dante fino a Spoon River di Edgar Lee Master, immagina l’incontro e il dialogo con gli Illustrissimi del passato. Ma il piacere della lettura delle pagine di Rosemary è fondato su due ingredienti peculiari: il tono ironico e autoironico dei suoi incontri, la capacità di affrontare con leggerezza e buon gusto biografie solenni e arcinote, sintetizzando vizi, tic e tabù, vite e opere dei grandi, con un occhio di riguardo verso meridionali e napoletani. E dall’altra parte l’utilità pratica dei suoi incontri che costituiscono una guida rapida alla storia e alla cultura, un modo divertito e non impegnativo di raccontare le loro imprese e i loro capolavori e di ricapitolare le loro vite; insomma un riassunto portatile di cultura generale, proficuo a chi sa, per ripassare e compendiare la memoria appannata e affollata; e istruttivo per chi non sa, in quanto offre un panorama nutriente di notizie, stimoli e curiosità. Rosemary non è un’intervistatrice in ombra, ma si mette in gioco, partecipa, si lascia motteggiare e perfino corteggiare dai suoi interlocutori, senza soffrire alcun complesso nei confronti di personaggi così importanti. E talvolta si mimetizza, usa quasi una forma di intervista alla zelig, omeopatica, insomma adeguandosi all’interlocutore e al suo universo di valori, opere, linguaggi e stili di vita.
Ne esce non solo una galleria istruttiva e godibile, ma anche un affresco globale, quasi una spremuta di frutta mista, raccolta dagli alberi e le vigne della storia, dell’arte, della letteratura. Non impegnativo, di facile lettura, il libro di Rosemary Jadicicco riprende la sana abitudine di interrogare i grandi per vivere nel presente, convinta che siamo come nani sulle spalle dei giganti come diceva Bernardo di Chartres e dunque possiamo vedere perfino più lontano di loro se restiamo sulle loro spalle. E allora come nani curiosi eccoci poggiarci sulle spalle di Platone e Mozart, Giambattista Marino e Gian Lorenzo Bernini, Gioacchino Murat e Louis XIV, l’imperatore di Capri Tiberio, Vespasiano, Carlomagno, Vincenzo Bellini, Torquato Tasso, Cristoforo Colombo, Tommaso Campanella, Napoleone Bonaparte, Michelangelo Buonarroti.
Quattro chiacchiere tra donne anche con Cleopatra e Maria Carolina di Borbone. Un colloquio, quasi alla pari, tra giornaliste partenopee, quello con Matilde Serao.