Il pentagramma della poesia, di Patrizia Durante
Valentina Colonna. Chi ama l’arte in tutte le sue forme e in particolare la poesia, deve ricordare questo nome. Lei, classe 1990 (…) è agli esordi letterari anche se la passione per la composizione l’accompagna già da qualche anno.
Passione, questa è la chiave di lettura per i versi di questa giovane poetessa, ma anche il motivo dominante della sua breve esperienza di vita.
La poesia di Valentina non è naif. E’ raffinata. Lei è alla costante ricerca della musicalità delle parole, dei suoni nascosti in ciascuna sillaba. Cresciuta fra le note dei grandi compositori, ha scritto la prima poesia su di un pentagramma e ha capito che questa era la sua strada: in ogni lirica vuole evocare e ritrovare il “Dimenticato suono” senza per questo appiattire le emozioni. Ogni suo componimento rappresenta il suono dell’interiorità che si realizza. Venerdì 28 Valentina Colonna ha presentato la sua prima raccolta dal titolo “Dimenticato suono” nella prestigiosa cornice della libreria Feltrinelli di piazza CLN a Torino. Un battesimo significativo. Circondata dagli affetti più cari, ha ben celato l’emozione suscitata dall’evento e si è prestata alle domande interessate del numeroso pubblico presente. La determinazione, il desiderio di condividere le sue emozioni e di lasciare un segno a futura memoria l’ha portata a questo evento, che rappresenta l’inizio di quello che le auguriamo sia un lungo cammino. In lei è forte la convinzione che la passione sia il motore della vita: “Senza passione non c’è vita e la poesia è passione e quindi vita”.
In epoca di decadenza culturale, dove l’immagine della donna corrisponde sempre più alla
mercificazione del corpo e della mente, incontrare figure come quella di questa giovane autrice è come scorgere un raggio di sole in una giornata di nebbia, un lume di speranza nelle generazioni future.