Valentina Colonna, Dimenticato suono

01-02-2011
Polaroid in versi, di Valentina Malcotti
 
Quello che non conosciamo di Valentina Colonna, poetessa appena ventenne (…), ci viene svelato dalla sua prima raccolta di poesie: Dimenticato suono. Il volume, pubblicato da Manni editore, raccoglie poesie scritte fra il 2994 e il 2010. Tra le oltre sessanta liriche scopriamo che ha gli occhi color caffè e un gatto (credo) di nome Kostas che con il suo «musetto baffuto spolvera l’ansia» delle sue attese. Immaginiamo notti d’estate fra gli “aghi freddi delle pinete salentine e inverni fra i “remoti segreti” dei suoi colli, appena sopra Torino. Sappiamo, inoltre, che questa studentessa di Lettere Classiche riceve conforto dal pianoforte, “ebano notturno, sogno angoscia delle nostre ore sole”, compagno inseparabile della sua infanzia e testimone delle sue radici musicali. Figlia del celebre chitarrista classico Maurizio Colonna, i versi di Valentina vivono della sua innata esigenza di indagare il suono, sia quello sordo e malinconico dei mondi interiori, sia quello vitale degli uccellini che popolano “sottoboschi fatati”. Ma anche quel “dimenticato suono” della solitaria civetta che canta illusa da una notte infuocata di luna. Sono soprattutto i pennuti, sa sempre cantori di libertà, la colonna sonora di questo volume. Aquile, cinciallegre, scriccioli e codirossi, fra neve e risvegli primaverili, salutano le ansie di ogni stagione. Eppure la potenza delle poesie di Valentina Colonna – che hanno già ricevuto significativi riconoscimenti – sgorga da quell’animo da osservatrice che, nonostante la giovane età, l’ha già resa stimata fotografa.
Un’attitudine alla contemplazione che si infiamma nelle sue descrizioni più riuscite, quelle di veloci mercati colorati (siano essi i rionali nostrani o i banchi catalani sulla “rambla affollata” di Boqueria) e lente vite di borgo. Sono polaroid in versi i dettagli della “gradinata gravida d’odori” di Montjiuic, delle feste popolari con gli artisti di strada. Parlano a tutti i sensi le pagine della promettente Valentina Colonna che con le sue parole sa colorare i suoni e musicare i profumi.