Capoverso, di Idolina Landolfi
[...] La Mignoli è poeta dalla versificazione sicura e dall'immaginazione netta, priva di indugi o autoindulgnze: con citazioni letterarissime o da canzonette. Canta lo straniamento del tempo e del luogo ("Sono nata troppo presto / o troppo tardi - non so"), la propria miopia considerata un dono, uno strumento di conoscenza ("hanno tanti anfratti le cose / la superficie accontenta l'iride dei sani"). [...] E' poesia domestica, anche, e quando accade che l'autrice ceda ad un fantasticare più vasto, lo fa sempre con remore e tremore: "spero che l'aldilà / sia piccolino - una sorta di salotto / dove scambiare due parole / in pace e stanzette minuscole / in cui stare".