Marisa Portaccio Grimaldi è nata e attualmente vive a Taviano, nel Salento leccese. Alterna lunghi soggiorni a Modena. A Napoli ha studiato Filosofia. Si è poi abilitata in Lettere e specializzata in Psicologia e Sociologia. Collabora a riviste letterarie e scientifiche. Ha pubblicato tre romanzi. Per i suoi testi creativi di prosa e poesia ha avuto significativi riconoscimenti critici in Italia e all’estero.
Primi versi
Dolce e amaro è l’odore delle fresie
C’erano fresie quando, mamma,
adagiasti il capo sul cuscino
con la vana speranza che la vita
non volesse interromperti il cammino.
Padre mio, ricordi il tuo soffrire?
In aprile, in tutto quel risveglio
della natura in fiore, delle gemme,
quando il Creato si risveglia e nasce,
proprio allor ti sentivi morire.
Dolce e amaro è l’odore delle fresie,
quanti ricordi ritornano in mente,
di quelle corse inutili la notte,
con la speranza di portare aiuto
nella mia casa dove c’era morte.
Son fiori che emanano profumo
intenso e di unica dolcezza,
che sembra voglia darti tanta gioia,
ma quanto grande è ancora l’amarezza,
se penso a ciò che furono quei giorni,
sempre, ogni anno, tristi in primavera.
Ed io bambina, piena di speranza,
non potevo pensare che si muore,
se vi son viole, se vi son tanti fiori…
…mentre da un grande vaso si spandea
l’odor di fresia,
di mortal fragranza.
Ci sarà una giornata grigia, di pioggia,
una sera coperta di neve silente,
un’atmosfera lontana e indifferente
e intorno niente e nessuno.
E tu in quelle cose cercherai conforto
e sentirai tanto freddo
e invano aprirai le braccia,
per chiuderle contro il tuo petto,
abbracciando ancora una volta… nessuno.