Un lungo filo poetico legato sia ad impegno ed essenzialità di scrittura sia al sentimento del dolore negli uomini, connota versi nudi, quasi agonici. È una poesia che coinvolge emotivamente il lettore a rivelare empatia. Che è unione di vibrazioni: quelle di uno spirito fatto materia e quelle di un’anima. Insieme elaborano parole.
Rafael Morales Barba è nato a Madrid nel 1958. Ha insegnato negli Stati Uniti presso l’Università di St. Lawrence, ora è ordinario di Poesia spagnola contemporanea all’Università Autonoma di Madrid. Scrive versi dal 1975, ha pubblicato raccolte poetiche e saggi critici.
Opporre non poté se non deriva
questo corpo di sera maculato,
iridato nonsenso
dell’offerta,
riflesso del rovescio,
questa medusa fragile
e corpo sfregiato, vela
profonda di noie
trasparenti.
Nella sua indolenza
si culla il mio abbandono
inerme,
e nell’inclemente litania delle onde
che ti hanno sopraffatto.
No pudo oponer sino deriva
este cuerpo en la tarde mancillado,
irisado sinsentido
de la ofrenda,
reflejo del envés,
esta medusa frágil
y cuerpo cercenado, vela
profunda de hastíos
transparentes.
En su indolencia
se mece mi orfandad
deshojada,
y en la inclemente letanía de las olas
que han podido contigo.