L'ombra del carrubo
L'ombra del carrubo
“Gigi si accostò al tronco e vi si appoggiò di spalle, ne accarezzò la corteccia a tratti liscia ed a tratti rugosa, come per accertarsi della sua immutata vitalità e generosità, passò la mano sulla parte che era stata segata per sentire se era rimasto del bruciato, dopo annusò quel buon odore di segatura che ancora conservava, un odore che assomigliava all’odore delle mandorle verdi, o di erba fresca appena falciata e colma di rugiada, poi si portò le dita alla bocca leccandole, come faceva da ragazzino.”