Non posso rimandare l’amore
Non posso rimandare l’amore
L’autore, nelle poesie, allegorizza la scrittura del presente contro tutto ciò che a esso vorrebbe strapparlo: impetuosa e delicata, ridondante e piana, musicale e militante, immaginativa senza abbandonarsi all’immaginazione, realistica senza farsi dominare dal reale, onirica senza compiacimento surrealista, eterea e ineffabile e tuttavia secca e strisciante, poesia intellettuale senza scadere nella cerebralità, poesia del corpo senza ridursi a rappresentazione sensistica, poesia dell’irriducibile e poesia poetante, poesia - piuttosto che dell’approdo - dello sguardo provvisorio di cui si compone ogni rotta (anche poetica) prima che essa lo diventi.
Vincenzo Russo