Traslochi

Traslochi

copertina
anno
2008
Collana
Categoria
pagine
88
isbn
978-88-6266-122-5
9,50 €
Titolo
Traslochi
Prezzo
10,00 €
ISBN
978-88-6266-122-5
nota
Presentazione di Giovanni Tesio
La grana di una voce soda, che sa modulare con sapienza il suo dettato. La parola e la cosa che si stringono in una musicalità accorta, finemente giocata in una rete di connessioni sonore, risonanze, echi, affinità. Un’evidente volontà di restare nei confini del “fare” più discreto, domestico, quotidiano. Traslochi è il frutto ancor più maturo di un percorso già nato maturo. La storia di una donna che recupera frammenti di vita attraverso i suoi passaggi di via in via, di abitazione in abitazione.
Quanto più rischiosa è la materia affettiva tanto più alto diventa il controllo cui è sottoposta, la vigilanza che l’avvince a disciplina. Sempre un pudore espressivo che sta dalla parte delle cose, rendendo trasparenti le immagini e le emozioni. Sempre un equilibrio che nasconde in superficie la sua profondità. Sempre una sorveglianza che imprigiona la centralità del suo fuoco.
Giovanni Tesio
Graziella Tonon è nata e vive a Milano dove insegna Urbanistica al Politecnico.
Ha pubblicato due raccolte poetiche: Irma (Scheiwiller 1996) e Diva (Manni 2000).
Sue poesie sono in antologie, riviste e danno vita a plaquettes delle Edizioni Pulcinoelefante.

PRIMI VERSI

Da loro

Da loro
dormivo con lei in cucina
lui dormiva nella stalla o in fienile.
Da bambina
mia nonna era solo mia nonna
non sua moglie
mio nonno era solo mio nonno
non suo marito.

Ora so il bene che ho avuto.

Nessuna parola

Nessuna parola
solo un manubrio dai pomoli rosa
e un seggiolino di paglia sfasciato:
in un giorno ho incontrato
San Michele gigante
il trionfo dei platani a lato
il profumo del forno
del falegname
le suore con le orfanelle
la mole dell’ospedale
il funerale.

Stava in fondo al paese
l’osteria Delle Spade.

Sbucavano sempre dalla strada di Tabiano

Sbucavano sempre dalla strada di Tabiano
alla fine di febbraio coi primi tepori
e noi ci appostavamo giorni interi
finché uno li avvistava e urlava
arrivano i baracconi! arrivano i baracconi!

come se fossero le rondini.