Trotula, medica rivoluzionaria
Trotula, medica rivoluzionaria
«Siamo tantissime ormai e scriviamo, teniamo lezioni, la Scuola medica di Salerno è la più autorevole di tutte e il merito è nostro, delle donne, delle mulieres salernitane, siamo noi che abbiamo creato la medicina delle donne».
Trotula è una ragazzina inquieta e ribelle, ama creare unguenti e pozioni con le erbe assieme all'amica Rosvita, mettere lucertole nel letto della balia Adalgisa, è affascinata dalla medicina, sogna di essere libera.
E Salerno, attorno all'anno 1000, con la prestigiosa Scuola medica, è un bel posto per le sue inclinazioni.
Crescendo, Trotula diventa un'esperta medica, e non solo perché sa scovare i rimedi migliori per questo o quel male, ma soprattutto perché capisce che le pazienti e i pazienti vanno ascoltati, toccati, insomma visitati. E comprende come le donne necessitino di cure specifiche.
Ma Trotula deve condurre anche le sue battaglie personali: trovare un marito che non si opponga al fatto che lavori e che sia indipendente, e far sì che il mondo dei magistri della Scuola medica riconosca le sue capacità, e la nomini magistra.
Un romanzo divertente e appassionante sull'eccezionale figura della donna che nel Medioevo rivoluzionò la medicina grazie a una nuova attenzione all'universo femminile.