Una storia delicata, di Laura Antonini
Una storia degna di tale nome, quella raccontata nelle pagine di questo libro. L’autore è Corrado Sobrero, classe ’68 di Torino, che vive e lavora a Milano. Questo libro merita davvero di essere letto per la delicatezza della narrazione e la storia ben congegnata. È la storia di una piccola isola dei Caraibi, che potrebbe evocare gioia musica e colore, solo per collocazione geografica e tradizioni, ma che l’ignoranza e la consuetudine (con un bell’aiuto anche da parte del parroco locale) invece tengono segregata in una grigia esistenza ben lungi dai piaceri della vita, anche quelli più semplici.Un luogo dove i colori non sono permessi e da centinaia di anni si vive in una ciclica ripetitività, dove la paura e la diffidenza verso i cambiamenti mettono nei guai il Negociador, Hugo, che da sempre si occupa di vendere all’esterno l’unico prodotto dell’isola, la canna da zucchero.In uno dei suoi viaggi Hugo accetta in pagamento anche 5 “rizomi”, radici da piantare, che un giorno produrranno nuovi frutti e ricchezza per gli abitanti. Ma questi ultimi, refrattari al nuovo e timorosi dell’ira divina, etichettano i rizomi come frutti del demonio ed emarginano Hugo e la sua famiglia intenti invece a coltivare quei frutti come in una sfida.“Ho capito che camminare sempre con la testa bassa aiuta a vedere la strada, ma non a vedere dove si sta andando” pensa Hugo quando parte dall’isola per “vendere il futuro”, a dispetto di tutto e tutti.
L’introduzione di queste piante minerà certezze millenarie, intreccerà i destini degli abitanti dell’isola in qualcosa di imprevedibile, forse impossibile come una nevicata su un’isola dei carabi. Perché niente è irrealizzabile quando sussiste una volontà di cambiare le cose.