Dale Zaccaria, Inedito per una passante

01-02-2009
Le emozioni di Dale, di Ilaria Dioguardi
 
Scrive poesie dall’età di sette anni: una passione che è cresciuta con lei. Ha 33 anni, da più di dieci è impegnata in performance dal vivo in una ricerca di contaminazione tra la poesia e le varie arti. Ha pubblicato tre libri: Di ridicola bellezza, Non per l’amore a dir” e Inedito per una passante.
Sei definita una poeta-chansonnière: cosa vuol dire?
Lavoro con la poesia ad una commistione musicale. Ho un compagno di viaggio, un chitarrista jazz, Fabrizio Rufo, con il quale faccio serate a Roma e in varie parti d’Italia. Credo che la fusione tra musica e poesia permetta un maggior dialogo con chi mi ascolta: il mio interesse primario è che possano arrivare dritti al cuore ed alla mente della gente.
Hai detto: "Credo che oggi più che mai il mondo abbia bisogno di poesia”
La nostra società ha perso quello che per il mondo greco era il mitos, quello che per tante tribù è il rito, il sacro. Questa perdita ha creato una voragine sciocca, surreale, viziosa e autodistruttiva di sé e del mondo. La poesia può restituire il senso vero, profondo di chi veramente siamo. Può riscattarci dagli errori. E’ una filosofia, una religione, una piccola fede: una fiammella che portiamo nel cuore. E’ un dono, un’essenza, un modo di guardare ciò che ci circonda. I Poeti per me sono guide, profeti. Cito Paul Celan che in una lettera scrisse, «le poesie sono anche regali, regali per chi è attento, regali che portano con sé destino».
Di cosa parla il tuo ultimo libro Inedito per una passante?
Parla sia di me, Passante in questo mondo, sia di tante altre vite. E’ un viaggio, una ricerca, una forma di conoscenza di me e del mondo. In questo libro lotto, scrivo, faccio e creo sogno.
Nell'introduzione Leila Zammar afferma che le tue poesie vanno lette e rilette per penetrarne a fondo il senso e partecipare dello stupore con cui l’autrice osserva se stessa guardando il mondo...
Per certi aspetti il mio libro ha in sé lo stupore del sogno. Il mio stupore sta nel guardare anche gli aspetti più negativi, meno belli, con gli occhi del poeta. Questo mi permette di creare una nuova visione, una speranza, di restituire qualcosa che sembrava essere perduto, sconfitto, schiacciato. I fiori della Passante lasciano bellezza, nuove visioni, nuove possibilità di essere.
Dove si può acquistare?
Si può ordinare in tutte le libreried’Italia o via Internet.Ahimè, le piccole e medie caseeditrici come la Manni combattono il grosso problema delladistribuzione e della visibilitàcoperta dalle grosse case editoriali:fanno una continua battaglia per viveree sopravvivere. Non è detto che unlibro di un editore noto sia un buon libro:è una questione solo di mercato.
Progetti futuri?
Vorrei fare un cd con Fabrizio, credo che questo nostro viaggio debba essere inciso. Poi sto lavorando per portare i miei spettacoli nei teatri, anche piccoli. Il teatro è un luogo di grande valore, di grande forza: c’è nel rapporto palcoscenico- platea un rispetto e una sorta di patto di gratitudine tra “attori” e “spettatori”.