Ferrarotti-Fuksas, Polis

13-04-2006
Due domande, di Rita Tripodi

D. Il futuro delle città è l’argomento di un libro che sta preparando con l’architetto Fuksas per l’editore Manni. Come cambierà la città nei prossimi decenni?
R. Sarà una grande metropoli policentrica e multiculturale, dove non ci sarà contrapposizione fra centro e periferia, fra città e campagna. E dove dovranno convivere molteplicità linguistica, culturale, religiosa, etnica. Il 60 per cento della popolazione mondiale vive ormai nella metropoli. C’è la padronanza dell’urbano su tutto il resto. Questo pone dei problemi nuovi ad urbanisti, sociologi, economisti, architetti.

D. Esiste già una metropoli di questo tipo?
R. No. Ovunque le città sono cresciute disordinatamente. Nella costa orientale degli Stati Uniti, da Boston a Washington, si è sviluppato un tessuto urbano continuo, caotico, spesso brutto, senza un progetto. Invece è necessaria una idea nuova, profondamente democratica, di una città che trascende se stessa.