Giacomo Leronni, La polvere del bene

10-09-2009
Il mistero del creato, di Stefano Gugliemin

Segnalo con un certo ingiustificabile ritardo questo bel libro di Giacomo Leronni. Uscito nel 2008 presso Manni editore, Polvere del bene è opera prima di un autore maturo, il cui valore è stato riconosciuto da poeti autorevoli (Magrelli e Rondoni, per esempio). Sulla scorta degli autori prediletti, in particolare Luzi, del quale riprende un certo gusto per la metafora ermetica oltre che lo stupore interrogante verso il mistero del creato, Leronni scava nella nebbia del reale, scoperchiandone la forza simbolica, l'intreccio di segnali provenienti dall'abisso, che la parola armonizza, ma non mortifica. Il suo impegno sta dunque nel costruire immagini vitali, esemplari nel mostrare il legame profondo tra l'uomo e questa oscurità, avvertita leopardianamente come estranea alla felicità dei mortali. Non a caso, un altro poeta verso cui Leronni si sente sodale è Cesare Viviani, cui riprende, mi pare, l'idea di una natura inavvicinabile propria di Una comunità degli animi e la convinzione che bene e male siano entità metafisiche guastate dalla presunzione umana.