Gian Luca Favetto, Diventare pioggia

01-03-2010
Libri, di Marta Cervino 
 
Aspettate un pomeriggio di sole, infilate queste 40 pagine in borsa e per leggerle sedetevi al tavolo di un caffè. Proprio come i protagonisti, Fabrizio e Cjaja, piazzati al bar di un paese che «fa da carta assorbente ai sentimenti», dove passare la notte a riavvolgere il nastro: tradimenti, amici persi, la consapevolezza che «a un tratto sono stati raggiunti dall’età», come erano e come sono. Il punto? A volte la colpa è «aver vissuto e non vivere più».