Gilberto Isella, Taglio di mondo

16-10-2007
Bibliografia, di Claudio Di Scalzo
 
Ricevo il nuovo libro, fresco di stampa, del poeta e saggista Gilberto Isella, con la preghiera dell’editore Piero Manni di Lecce, secondo consuetudine, di «contribuire alla diffusione del volume scrivendone, parlandone, e/o mediante la proposta d’acquisto ad enti e istituzioni». Tutte cose, quest’ultime, che già ho fatto per Gilberto Isella, ben volentieri, e che mi riprometto ancora di fare, perché per i poeti che lo meritano, per originalità di dettato e incisività di riflessione non si fa mai troppo! Gilberto Isella, che fra l’altro figura, dal numero 26 TELLUS: “Vite con ribellioni”, 2004, (dove presenta Gritzko Mascioni) come redattore dell’Annuario, circola in alcune scuole della Valtellina e della Lombardia, essendo stato antologizzato, con cinquanta pagine, con una sua Autoantologia, in TELLUS 27, “Dalla Torre Pendente alle Alpi” poi pubblicata a parte dall’Editrice Labos di Morbegno come volume singolo, (vedi in Lo Scaffale di Tellus, su TELLUSfolio: Gilberto Isella, Autoantologia, Tellus1, Labos Editrice, Morbegno 2006). E mi sembra un buon contributo per la diffusione della sua poesia e una buona occasione per gli studenti lombardi di avvicinarsi alla poesia che arieggia nella vicina Confederazione.  
Ma veniamo al libro, sulla cui bontà, io ben poco posso aggiungere, dopo l'esauriente prefazione dell’amico di sempre di Isella: Giorgio Luzzi. Il poeta valtellinese, amico anche di TELLUS sia chiaro - nel numero 26, ricordato, ha proposto una sua Autoantologia, ora tutta consultabile in Dall’Indice di Tellus, 3 luglio 2007, ma non edita in volume singolo – accosta Isella al piglio tendente al caricaturale di Orwell, Koestler e Jünger, perché il poeta svizzero ha scoperto come la condizione attuale, europea?, sia un enorme supermercato di oggetti, parole, e anche libri. Penso abbia ragione, in Gilberto Isella c'è la tendenza  a deformare e ironizzare su scaglie, scheggiatissime?, del visibile contemporaneo composto di uomini  e cose e parole siano esse stampate o semplicemente defunte in qualche opera politica in corso. La scoperta del "supermercato" non è epocale, l’hanno fatta negli anni cinquanta i situazionisti con Guy Debord, chiamandola “Società dello spettacolo” (ricorre il cinquantenario per chi non lo sapesse) ma insisterci non fa mai male, e TELLUS e TELLUSfolio, lo fanno dalla fondazione; poi quanto sarebbe opportuno dilatare, come dire?, la tendenza contestativa verso il sistema letterario che ha come approdo il supermercato, sia di periferia sia feltrinelliano o mondadoriano nelle grandi città, sia in provincia con le piccole case editrici, Isella non lo accenna: ma questo credo non sia nelle sue corde di  poeta, anche con accenni intimisti.
Questo è un compito di TELLUS e TELLUSfolio e mio in particolare.
Ritornando al libro, in calce, a pagina 101, della sua raccolta Taglio di mondo, il poeta Gilberto Isella cita dove le poesie, i testi li definisce, sono stati pubblicati, si va da Bloc Notes del 1996 fino alla rivistina Microprovincia del 2004, (dove c’è un omaggio a Bárberi Squarotti).
Manca il 2006, dove, appunto Gilberto Isella ha prodotto nell’Annuario Tellus, di 250 pagine, una sua Autoantologia (poi in singolo volume) veramente completa e soprattutto con le poesie commentate. Da qui l’uso nella scuola.
In questa Autoantologia compaiono alcune poesie, inedite, poi pubblicate nel libro Taglio del mondo. Sicuramente con qualche variante.
Queste poesie, le ri-pubblichiamo in rete, anche per gli studiosi del poeta Gilberto Isella e per la completezza bibliografica del suo curriculum di autore, per i lettori interessati di poesia, mostrando come essa muti passando da un Annuario-Almanacco a un libro-raccolta singolo:
Una sera qualunque, Spezzatura di una iridescenza, Zoolampo I, L’arido ritorna, Taglio di mondo (che dà il titolo al libro per i tipi di Piero Manni), Agonismo primaverile (che compare nel libro edito da Manni con il titolo cambiato di Fiaba di primavera).
 
Ecco ci sembra di aver svolto il nostro compito al servizio della poesia bibliograficamente messa in condizione di visibilità nel modo più consono.