Giovanni Bellisario, L'isola dei sogni perduti

06-09-2005

L'isola magica del navigatore smarrito, di Attilio Palma


Chi, almeno per una volta, non ha sognato di rifugiarsi in un’isola deserta, tra avventura e mistero, lontano da tutti e tutto, facendosi rapire dai sogni, dalla fantasia e dall’amore che sono spesso nascosti nel nostro cuore e riscoprendo sensazioni lontane e in parte smarrite?
Al protagonista de L’isola dei sogni perduti, l’ultimo libro di Giovanni Bellisario, avvocato di Casarano, capita sul serio, non per scelta ma per colpa del destino. Il libro verrà presentato a Parabita nell’ambito della rassegna “Equi…libri”. Questa la trama: scampato ad una burrasca nella quale è incappato veleggiando sulla sua barca alla ricerca di se stesso tra le isole greche, raggiunge una fetta di terra non indicata sulle carte nautiche.
Già dal primo approccio con quel mondo di calma e speranza, il confine tra realtà e fantasia si assottiglia ed attorno al protagonista si rincorrono e si accavallano storie diverse, ricordi personali e vicende vissute come spettatore.
Il momento più esaltante è rappresentato dall’inaspettato quanto incredibile incontro con alcuni personaggi chiave del Novecento come Einstein, Hemingway, Picasso e Armstrong con i quali si instaura un rapporto intenso e semplice fondato sull’intreccio delle diverse visioni del mondo e dell’esistenza. Nascono gli incontri di cultura ma nasce soprattutto l’amore, forte, vero e delicato nelle sue emozioni.
La storia si sviluppa rapida e coinvolgente tra dialoghi appassionati e paesaggi incontaminati. Fino al ritorno alla realtà. La lettura può spostarsi dal piano diretto della vicenda narrata a quello più profondo dell’allegoria dove emerge il messaggio del libro: che è quello del nostro essere rispetto all’esistenza in ogni sua manifestazione. Costringendo il lettore alla riflessione e a soffermarsi sul significato più profondo delle cose.